Sei pronto a diventare un autore Lonely Planet?


Luigi Farrauto



Quando avevo 15 anni sfogliavo l’atlante ogni sera, attraversavo con la mente oceani, deserti e foreste a tutta velocità, cerchiavo a matita le città che un giorno avrei voluto visitare, e iniziavo a sognarle.

Non c’erano frontiere né limiti orari per correre con l’immaginazione, mi addormentavo sempre con gli occhi pieni di mondo. Anni dopo mi ritrovo con la libreria stracolma di atlanti vecchi e nuovi, manuali di cartografia, letteratura di viaggio. E una sfilata di guide Lonely Planet lette da capo a coda. Ben allineate, una striscia blu e arancione che volevo non finisse mai. Poi il destino mi fa conoscere Angelo, si parla di viaggi passati e futuri, di mappe e mappamondi, di cerchi sugli atlanti. Incontro anche Silvia e tutti gli altri di EDT, e scopro che la prima guida di Belgrado è nell’aria.
Seguono colloqui, prove di scrittura, prepotenti batticuori. Mi applico con tutto l’entusiasmo che ho in corpo e con un’adrenalina da finale dei mondiali. Attendo la risposta vivendo un’ansia senza precedenti. Imposto una notifica speciale per qualunque messaggio proveniente da EDT. L’inno alla gioia. Alzo il volume del telefono al massimo. Controllo la posta in arrivo ogni tre minuti. Frugo tra lo spam. Parto per i miei viaggi mentali, che più che dei filmini sono dei veri Colossal. E attendo.
Camminavo verso casa dal supermercato carico come uno sherpa quando la musica di Beethoven esplode nell’aria. Afferro il telefono. C’è una mail da Silvia Castelli. La leggo concitato, non so perché ma parto dal fondo, dice "Sei pronto a diventare un autore Lonely Planet?"
Dopo tanto sognare il mondo, era giunto il momento di farlo sognare agli altri. Così imposto la soglia dell’entusiasmo a livelli inauditi e parto per Belgrado. Cammino e scrivo, scatto foto e scrivo, parlo con la gente e scrivo. Viaggio. Fine novembre 2013, i miei scaffali sono sempre più pieni di guide EDT, ma devo lasciare uno spazio libero. Corro in libreria, la vedo e sorrido. Era una vita che la aspettavo.



Un dottorato Design sulla cartografia e un atlante come ispirazione. Luigi Farrauto è autore di guide Lonely Planet (Milano Pocket, Friuli Venezia Giulia, Belgrado e Itinerari in Serbia, Milano e la Lombardia) e del romanzo Senza passare per Baghdad (Voland, 2011).

Belgrado e Itinerari in Serbia
LONELY PLANET
Luigi Farrauto