La mia casa in Italia: EDT


Matteo Pericoli



Dopo tanto tempo all'estero, anni fa sono approdato con la mia famiglia, un po' per caso un po' per scelta, a Torino, città a noi sconosciuta.

Con il mio lavoro, coi miei disegni, ho cercato di scoprirla e, soprattutto forse, di capirla. Impresa non facile, ci siamo detti dopo un po' io e mia moglie. In fondo, viaggiando e traslocando, a ogni tappa della vita cerchiamo sempre una casa, per noi o almeno per le cose che facciamo. La nostra prima o poi si trova, ma trovare la casa che accoglierà i nostri lavori è dura: ci vuole una casa serena, sincera, che ascolti, che capisca, con una sua identità, un suo carattere. Poi è apparsa EDT. L'avvicinamento reciproco è stato graduale. Quando venne la possibilità di lavorare insieme, capii subito che il mio lavoro avrebbe avuto una casa anche in Italia. Scopro solo ora che EDT ha appena compiuto quarant'anni, caspita! E da dove viene questa sensazione che ci sia sempre stata? Quarant'anni non sono nulla per certe case che sembrano costruite per durare in eterno.

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Matteo Pericoli