Le storie sono come i gatti: sono loro a sceglierti. E i gatti che cercano me, di solito, hanno gli occhi sognatori e i baffi da poeta.
Quando miagolano o arricciano la coda, capisco che cercano casa e io so qual è il posto giusto per loro. Proprio lì, dove abitano sguardi allegri, sorrisi sinceri, mani indaffarate; lì dove c’è un cuscino vicino al camino e le cure attente di Raffaella Buso e Luisella Arzani. A casa Giralangolo, il posto giusto per i miei gatti poeti. Quella volta che ho accompagnato da Luisella una storia-gatto Bianca, lei non ha esitato, l'ha accolta e l'ha fatta volare con ali leggere, ali di farfalla. E Bianca ha volato davvero, in molte città d'Italia. E mi ha insegnato moltissimo. Ecco, la cosa magica delle storie-gatto è che fanno crescere semi di saggezza in chi le ascolta sul serio. Come quella volta che a Lecce, durante un laboratorio, alla domanda: "Che forma ha la rabbia?", un bambino di 6 anni ha risposto: "La forma di mio fratello". O come quella volta che a Campobasso ho chiesto: "Che forma ha la nostalgia?" e dei bambini splendidi hanno risposto: "La forma di un bricco di latte", "... di un vento leggero", "..di una panchina vuota". Mentre a Torino la nostalgia ha "La forma di una fetta di anguria scaduta", ho scoperto che a Macomer "... È un ovale e io ci sto dentro". Ecco, questa è un'altra cosa magica delle storie-gatto: ti inondano di poesia luminosa.
Chiara Lorenzoni è nata il 31 agosto del 1971 a Padova, dove ha frequentato la Piccola scuola di scrittura creativa diretta dallo scrittore Giulio Mozzi. Nel 2005 si è trasferita a Lecce dove ora vive e fa l’avvocato. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo libro, una raccolta di racconti e filastrocche intitolato Attila, Adalberta…e chi più ne ha più ne metta, edito dalla casa editrice Lupo (Copertino – Lecce). Nel maggio 2010 il suo racconto intitolato Le scarpe di Elia Torrevecchia ha ottenuto una menzione speciale alla 43° edizione del concorso internazionale H.C. Andersen – Baia delle favole 2010 per fiabe inedite.