Risposi 'Tokyo' prima ancora di rendermene conto


Fabio Geda



Era tutta la vita che volevo andare in Giappone, forse da Rocky Joe (Ashita no Jō) o da Kitchen della Yoshimoto, o dal mio primo Murakami, o da La città incantata di Miyazaki.

Insomma, era tutta la vita che volevo andarci. E quando EDT mi chiese quale città mi sarebbe piaciuto raccontare, mi sentii rispondere Tokyo prima ancora di rendermene conto. La cosa straordinaria è che sono partito con gli occhi da innamorato e sono tornato pronto a sposarmi: il Giappone non solo ha confermato le mie aspettative, ma le ha superate. E ora non vedo l’ora di tornarci. Diceva Proust che viaggiare non significa tanto scoprire nuove terre, quanto avere nuovi occhi. Sì, è vero, ma è anche vero che esistono nuove terre capaci di modificarti lo sguardo. Andateci in Giappone. Giratelo. Perdetevi. Se avete qualche amico che ci vive fatevi accompagnare, cercate di vedere, di capire, di stare. Siate permeabili. E sarà con voi per sempre.

Itadakimasu. Umilmente ricevo in dono
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Fabio Geda