Come sbagliare nel miglior modo possibile


Luca Bragalini



In Fuga da Alcatraz il detenuto Frank Morris (Clint Eastwood), racconta di essere finito in un carcere di massima sicurezza a causa di due brutti ceffi dell’Alabama che avevano commesso tre errori: dargli addosso era stato il loro primo, estrarre i coltelli il secondo, dimostrare che non sapevano usarli il terzo. E ultimo.

La monocorde vita di un musicologo è incommensurabilmente meno avventurosa di quella dei personaggi della pellicola di Don Siegel, ma può parimenti offrire la possibilità di commettere tre irreparabili errori. Quello di acquistare i dodici volumi della Storia della musica EDT fu il mio primo; continuare a formarmi sulle monografie verdiane di Budden, gli affondi sul jazz di Schuller, le lucide analisi armoniche di Piston consolidò la mia disdicevole passione. Bussare alla porta di EDT per proporre un volumetto su Broadway e jazz che raccontasse le avventure di 12 standard fu il mio terzo sbaglio, che coinvolse anche quella casa editrice che tanto aveva contribuito a corrompermi. E chi scrive, facendo peggio dei due babbei dell’Alabama, è addirittura alle prese con il suo quarto sbaglio: una monografia su Duke Ellington che di nuovo sta impegnando EDT nel verificare le trascrizioni orchestrali, nel soppesare l’aggettivo adeguato, nel puntare il microscopio sui refusi e nel valutare la narrazione d’insieme; insomma, i tipi di Torino stanno mettendo in campo 40 anni di professionalità affinché io possa sbagliare nel miglior modo possibile. Con la speranza che i miei volumi non finiscano nelle mani di Frank Morris.

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MUSICA
Luca Bragalini