Alla scoperta del finale de I lupi arrivano col freddo


Sofia Gallo



Ci sono tre frontiere tra l’Iran e la Turchia, dico io. Due, insiste lui.

No tre, ribatto. Ho la mappa sotto gli occhi, fermati e guarda.
Non può, quindi gli spiego perché vorrei passare la frontiera più vicina all’Iraq.
Quella di Doğubayazit è una giostra infernale con funzionari arroganti e i pasdaram col fucile spianato, quella in mezzo irraggiungibile…
Dimmi che strada devo fare, dice lui spazientito.
Vai verso Serou. Così evitiamo Erciş, Tatvan dove siamo già stati, e passiamo per Hakkâri o Başkale…
Non mi stordire di nomi…
Io devo metterli i nomi dei paesi, dico decisa … voglio che il percorso dei miei protagonisti sia reale, ricostruibile su una mappa. E loro vanno a Hakkâri al confine con l’Iraq.
Protagonisti di che?
Del libro! Quello del ragazzo curdo che ha un fratello poliziotto e un altro imboscato col PKK. Te ne ho parlato mille volte. Burak è un bullo che vuole vendicare tutti i torti subiti dai curdi e vuole arruolarsi tra i pesmerga. Io devo vedere le loro montagne, il loro cielo, immaginarli.
Nessuno sa nulla del PKK, dice lui. A chi interessa il tuo libro?
Insorgo. Della lotta del popolo curdo, nessuno sa nulla? Meglio così, si interrogheranno, si informeranno. E poi io lo scrivo, questo libro, perché è una bella storia.
Atatürk, Öcalan, Saddam Hussein, Khomeyni … vuoi spiegare tutto sto’ casino a dei ragazzini?
Concentriamoci sulla frontiera, taglio corto.
Eccoci… una coda infinita, 6 ore per un timbro sui documenti, poi la terra di nessuno e un militare che pretende un altro papiro…
Qui trovo l’epilogo del libro. Lo vedo netto nello sguardo truce del militare e nei monti di fronte a me. Questa è terra inospitale, di contrabbando e di lotta: qui si può compiere il confronto tra i fratelli, una tragedia insita nella trama del mio libro, una tragedia che libera altra vita, nuove speranze, maggiore responsabilità, sentimenti più profondi…
Senza tutto questo come potrebbero i giovani lettori di oggi uscire dal labirinto della loro era?
Il libro interessa eccome, affermo.
Basta che qualcuno abbia gli occhi per vederlo e io l’ho trovato. Nella mia città. In un bel palazzo e in un’oscura via Pianezza…



Sofia Gallo è nata a Torino, dove vive e lavora come insegnante e consulente editoriale. Dal 1992 scrive racconti e romanzi per l’infanzia e l’adolescenza, segnalandosi in numerosi premi, e in anni più recenti ha fondato una società di progettazione editoriale, attraverso cui promuove laboratori di lettura e di scrittura creativa nelle scuole, e cura le rubriche di recensioni sul sito www.filastrocche.it e sulla rivista L’Indice di Torino.

I lupi arrivano col freddo
GIRALANGOLO
Sofia Gallo